Paola Bianchi
Workshop tenuto da Paola Bianchi dal 2 al 5 novembre presso l'University of Arts Linz, Austria
Paola Bianchi
21 e 22 giugno
Teatro Limonaia, Via A. Gramsci 426 - Sesto Fiorentino (Firenze)
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Cosa genera la descrizione verbale di una postura nel corpo di chi la incarna? Come può una postura (statica per definizione) generare una danza? E come può quella danza diventare coreografia? Quali sono i punti in cui le forze interne al corpo si appoggiano, le pieghe in cui nasce il movimento, ogni movimento? Domande atte a mettere in crisi le certezze del corpo in azione, a eliminare le sue abitudini, le sue sicurezze. Un corpo presente in ogni istante, svincolato da canoni imitativi, un corpo in azione senza modelli prestabiliti da seguire, un corpo unico nel suo essere nella scena.
EKPHRASIS o della caduta si avvale del metodo di trasmissione della danza ELP che si basa sull’eliminazione del corpo della coreografa come modello da seguire e imitare. Eliminare il proprio corpo significa sottrarsi all’imitazione ridicola del movimento, significa opporsi alla gerarchia di potere, un potere che schiaccia e annienta. Cercare la forza vitale, l’energia dirompente è allora il fine del laboratorio, un’energia sempre in bilico verso una caduta rovinosa.
È indispensabile portare con sé un piccolo dispositivo per ascoltare suoni (es. smartphone) munito di auricolari bluetooth.
Paola Bianchi
8 maggio
Alma Mater Studiorum, Università di Bologna - Dipartimento delle Arti
Paola Bianchi in dialogo con Rossella Mazzaglia e Matteo Pasetti nell’ambito di “Arti e politica” 8 e 9 maggio 2025, giornate in forma di workshop sull’intreccio di forme artistiche e temi politici
9 e 10 aprile
rivolto alle studentesse e agli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Urbino
progetto didattico a cura dalla professoressa Roberta Baldaro
Il progetto didattico parte da un’apparentemente semplice asserzione: “sono manifesto” e tenta di fornire, attraverso esperienze concrete, alcune pratiche utili alla comunicazione di sé, del mondo e delle idee. Paola Bianchi è corpo parlante, manifestazione fisica di un pensiero, è un’idea che si esprime con gesti – ma anche con fiato, fruscii, urti – e che, di volta in volta, diventa iconografia.