Colori Proibiti

fotografie Paolo Porto - Federica Capo

Crediti

coreografia e regia Ricky Bonavita
musica Antonio Vivaldi, Armand Amar
disegno luci Danila Blasi
scenografia Theodor Rawyler
costumi Daniele Amenta, Yari Molinari
interpreti Valerio De Vita, Enrica Felici, Ricky Bonavita
produzione PinDoc
con il sostegno di MiC, Regione Siciliana

La lettura del romanzo “Colori proibiti” pubblicato nel 1951 dallo scrittore giapponese Yukio Mishima ha ispirato una riflessione sui rapporti amorosi intergenerazionali. Nello spazio stilizzato di una stanza chiusa il coreografo esplora la relazione fra i tre protagonisti di diversa età ed esperienza di vita attraverso il pathos della danza e la complicità e la dinamica dei corpi, restituendo le incertezze e le fragilità di un triangolo che non trova soluzione.
La coreografia abbraccia così i diversi momenti della storia, la fluidità della danza si oppone agli squilibri e le fratture, che comporta ogni variazione della relazione fra i personaggi, snodandosi nello spazio triangolare di una scenografia essenziale, che evidenzia i limiti di questo gioco e allo stesso tempo la sofferenza che implica.