Brevi racconti tra un diavolo e un soldato

fotografie Maria Cristina Valeri

Crediti

ideazione e coreografia Giovanna Velardi
danza Giovanna Velardi e Giuseppe Muscarello
scenografia video Valeria Guarcini
disegni e animazioni video “incantesimo” Mattia Pirandello
costumi Dora Argento
costume di luce Ketty Guercio
luci Danila Blasi
assistente alla coreografia Simona Miraglia
setting video Roberto Rejamand
setting audio e luci Mattia Pirandello
una produzione PinDoc
con il contributo di MiC e Regione Siciliana
con il sostegno di SCENARIO PUBBLICO, OFFICINE OURAGAN

La parabola del bene e del male raccontata da un percorso coreografico e da immagini video dalle ambientazioni fiabesche.
Due personaggi. Una dimensione a due facce, quella del bene e del male.
Un soldato e un diavolo. Un soldato e una creatura abitata dal bene e dal male e vittima di un incantesimo.
La lotta per una nuova ricerca della dimensione identitaria, duale anche essa.
Si può separare completamente il bene dal male dentro di noi?
Cosa ci spinge verso il male? Cosa ci riavvicina al bene?

“Sono partita da Histoire du soldat di Stravinskij per concentrarmi su una partitura coreografica che mantenesse uno sguardo narrativo e che restituisse il valore salvifico e positivo della danza come linguaggio comune e terreno di confronto. Rispetto alla storia originale la mia scelta è stata quella di concentrare bene e male in unico personaggio, immaginando la dualità non più come uno scontro tra due personaggi, ma come una lotta interiore, come in una sorta di dottor Jekyll e mister Hyde. L'incontro con l'altro servirà a far riafforare ricordi, a riportare alla luce il bene interiore sopito ma non scomparso. Le figure antitetiche che attraversano la scena si muovono in un’atmosfera fiabesca che evoca gli archetipi e il loro incontro produce una reazione a catena che allenta i confini del perenne conflitto tra le parti.”
Giovanna Velardi