O_N

fotografie Gianluca Camporesi (terza foto di Margherita Masè)

Crediti

coreografia e danza Paola Bianchi
musiche originali Fabrizio Modonese Palumbo
disegno luci Paolo Pollo Rodighiero
tutor Roberta Nicolai
sguardo esterno Ivan Fantini
si ringrazia Stefano Murgia
realizzato con il contributo di ResiDance XL – luoghi e progetti di residenza per creazioni coreografiche, azione della Rete Anticorpi XL - Network Giovane Danza D’autore, coordinata da L’arboreto - Teatro Dimora di Mondaino
residenze creative L’arboreto - Teatro Dimora di Mondaino | La Corte Ospitale ::: Centro di Residenza della Regione Emilia-Romagna
produzione PinDoc
in coproduzione con Teatri di Vetro, Teatro Akropolis
con il contributo di MiC e Regione Sicilia

O_N affonda le radici nelle immagini depositate negli occhi e nei corpi di alcune persone con background migratorio che ora vivono in Italia, incontrate da Paola Bianchi all’inizio del 2020 – donne e uomini, ragazze e ragazzi provenienti da Africa, Asia, Sud America, Europa Orientale, Paesi Arabi. Immagini che hanno attraversato mari e terre, superando confini, luoghi e nazioni, fissate nella memoria di esseri umani erranti. L’indagine si è focalizzata sui bordi di quelle immagini e il processo di incarnazione ha visto le forme nascere dagli stati del corpo generati da quei corpi ai margini. Una inequivocabile operazione di commozione. Una commozione empatica che piega la carne, che apre le porte alla contraddizione, al rifiuto attraverso l’assunzione, che costringe a spingersi fin dentro la forma dimenticando la forma. Quei corpi sconosciuti diventano allora immagini pure, perdono lo stato di icone, si fanno trasparenti nella loro oscenità. Corpi leggeri sotto il peso della densità del loro stato e della loro storia, una storia esposta attraverso tracce indelebili nella carne. Un processo in cui potenza e impotenza convivono nello stesso istante, in cui il corpo si fa generatore di spazio in un continuo alternarsi di dettagli anatomici. Il corpo prende, trattiene, si modifica, si piega alle forme, il corpo non dimentica.