Naturans

Crediti

light designer Gianni Staropoli
sound artist Ivan Macera
progetto iconografico Samantha Marenzi e Alberto Canu
concept e performance Alessandra Cristiani
produzione PinDoc
con il sostegno di MiC, Regione Siciliana
coproduzione Danae Festival
con il sostegno del Teatro Biblioteca Quarticciolo, Armunia Festival Inequilibrio, Vera Stasi. Progetti per la scena
in collaborazione con Lios e Alfabeto performativo

 

 

III
Naturans
da Auguste Rodin

Naturans- da Auguste Rodin è il titolo che avvicina tattilmente l’opera dello scultore. Si rifà ad una vasta raccolta di disegni erotici, indicata come “il museo segreto”di Rodin, ai Dance Movements, esplorazione scultorea dell’anatomia del movimento nella danza del XIX secolo e alla frase “la natura è il corpo nudo”. La naturalezza del corpo nudo femminile è la via per sondare nuove prospettive di raffigurazione e percezione. Alcuni disegni e sculture scelte per la loro efficacia visiva ed evocativa, sono stati considerati strumenti creativi per la scena, immagini di danza, Haiku da esplorare secondo la metodologia del Butō Blanc del danzatore giapponese Masaki Iwana. Una drammaturgia corporea per invocare il Nikutai, il corpo come dimora, grembo in cui sostare e intercettare la visione di una profonda natura identitaria.
Le figure femminili nel loro silenzio scultoreo. La nudità offerta nel suo segno ambiguo tra eros e pudore. Nel corpo avvertire la consistenza di un interno friabile, aperto, attivo, che preme e si lascia abitare sensorialmente fino a lanciare visioni, riempire involucri reali e immaginari, configurare spazi e volumi. Predisporsi a forgiare il corpo, lasciarne tracce senza nome, lungo un sentiero sinuoso. Nella percezione di un movimento granulare e sottile si scovano nature e dimensioni, inarrestabili, seminate da trame invisibili. Luce, suono, corpo, immagine... si insegue una musicalità della materia, il solco organico nella direzione dei suoi assoluti, dei suoi interstizi, nell’emersione dei suoi volti, i più semplici e i più intimi. Un affondo nel vuoto, nella sospensione temporale, per esporre frammenti performativi, esperienze vive, luoghi critici di quiete.

Trilogia

La questione del corpo e l’arte di E. Schiele, F. Bacon, A. Rodin

Progetto di danza performativa

Il corpo è il rifugio che ci inquieta.
Una madre oscura, al di là della legge.
Grembo folle e viscerale.
Nella fragilità dell’anima che vi dimora,
si apparecchiano le vesti,
dismesse e regali, da indossare.
Eterna la questione del corpo, la sua arte, la sua casa.
Trovarne il nervo.
Essere deboli, esposti, audaci.

Trilogia vuole indagare il valore della corporeità nell’epoca contemporanea e l’incidenza del corpo carnale nelle arti performative. Prende ispirazione dall’arte di tre grandi personalità, autori irriducibili che hanno messo in crisi e rivoluzionato il segno iconografico seguendo necessità e desideri intimi e personali, nell’intento di sondare l’impasto misterioso della natura umana.

Naturans è la terza tappa di Trilogia