JUMP!

Crediti

concept, coreografia e regia Marta Bichisao e Vincenzo Schino
performer Samuel Nicola Fuscà, C.L. Grugher, Luca Piomponi, Simone Scibilia
suono Dario Salvagnini
promotion S.creativeproducing
produzione: PinDoc / OPERA BIANCO
coproduzione Fondazione Royaumont (Parigi), PinDoc
sostegni e residenze artistiche Teatro Cantiere Florida (FI), c.u.r.a. Centro umbro di residenze artistiche/indisciplinarte, URA Residenze Teatrali Umbre (PG), Masque Teatro (FC) residenze artistiche 2019, Teatro La Cartiera/ KOMM TANZ 2019 (TN), Vorrei fare con te quello che la primavera fa con i ciliegi ed 2020- progetto di accoglienza e residenza per creazioni coreografiche condiviso da L’arboreto – Teatro Dimora | La Corte Ospitale ::: Centro di Residenza Emilia-Romagna, Teatro Petrella di Longiano (FC), progetto CURA:Teatro Akropolis (GE) e Residenza IDRA (BS), Officine TSU (PG)
con il contributo di MIC, Regione Siciliana e Regione Umbria
foto di scena Dorin Mihai e Marco Boschetti

“Progetto promosso dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale - Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese, in collaborazione con la Direzione Generale Spettacolo del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, nell’ambito del progetto “Vivere all’italiana sul palcoscenico”.

JUMP! affronta il problema del ritmo dell’uomo in dialogo con il ritmo del mondo.
La danza è la risposta a una domanda implicita nell’ambiente che ci circonda: come continuare a camminare nonostante tutto stia crollando?
Usiamo il clown come metafora della condizione umana.
Buster Keaton modifica continuamente il suo corpo e le leggi fisiche che lo riguardano in funzione di una marcia ostinata. Egli sfrutta i disastri per nutrire il ritmo delle sue gag. Pura danza in armonia con il movimento del mondo.
Abbiamo scelto di lavorare a partire da uno spazio vuoto, da una coppia di performer che lavora su azioni fisiche comiche, slapstick e gag.
Su questo tessuto ritmico, due danzatori cercano l’essenza geometrica di un movimento “sgraziato”.
La differenza dei linguaggi nello stesso spazio crea un dialogo ritmico, come musicisti con strumenti diversi per una stessa sinfonia. Un contrappunto continuo tra azioni concrete e movimenti astratti. Caduta, salto, sospensione.
La caduta se vista sottosopra diventa un salto, un tentativo di volo.